Utilizzi un antivirus? Microsoft blocca l'aggiornamento di Windows 10

lunedì 16 dicembre 2019

Brutta sorpresa per alcuni utenti di Windows 10 che usano gli antivirus di AVG e di Avast, o che hanno dispositivi dotati di scheda di rete Wi-Fi prodotta da Qualcomm: non è più possibile aggiornare il sistema operativo.

Microsoft, infatti, ha introdotto dei blocchi che impediscono, in determinati casi specifici, l’update alle versioni 1903 e 1909 di Windows 10 (cioè il “May Update” e il “November Update“). La stessa Microsoft spiega che si tratta di una limitazione introdotta per ragioni di sicurezza: “Per proteggere la tua esperienza durante l’upgrade, abbiamo applicato una sospensione all’installazione di Windows 10 versione 1903 e 1909 sui device con certe versioni di antivirus Avast e AVG, fino a quando le applicazioni non vengono aggiornate“. Ma di cosa si tratta? Perché Microsoft non permette di aggiornare Windows 10 se hai un antivirus Avast o AVG? E perché anche sui dispositivi con scheda Wi-Fi di Qualcomm?

Antivirus e Windows 10: chi non può fare l’upgrade
Gli aggiornamenti di Windows non sono bloccati su tutti i PC con un antivirus di Avast o di AVG (che dal 2016 sono tra l’altro praticamente uguali, visto che Avast ha comprato AVG). Solo alcune versioni più vecchie causano il blocco: AVG Ultimate 19.5, AVG Internet Security 19.5, AVG Antivirus Ferr 19.5, Avast Premium Security 19.5, Avast Premier 19.5, Avast Internet Security 19.5 e Avast Free Antivirus 19.5. A queste si aggiungono tutte le versioni precedenti alla 19.5 di ognuno di questi prodotti. L’aggiornamento di Windows 10 è bloccato in questi casi per imprecisati motivi di sicurezza. Chiunque abbia uno di questi antivirus, quindi, dovrà prima aggiornarlo ad una versione recente (cosa comunque sempre consigliata) e solo dopo potrà completare l’aggiornamento di Windows 10.

Windows 10 non si aggiorna se hai il Wi-Fi Qualcomm
Un messaggio, ed un blocco degli aggiornamenti di Windows 10, è stato imposto da Microsoft anche nel caso in cui sul dispositivo sia presente un chip Qualcomm per il Wi-Fi con un driver non aggiornato. In questo caso è impossibile persino installare la versione 1809 del sistema operativo (l'”October Update 2018“). In questo caso non ci sono motivi di sicurezza ma di compatibilità: con i vecchi driver e le nuove versioni di Windows l’utente potrebbe sperimentare la perdita del segnale Wi-Fi.

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Miglior smartphone Samsung per fotocamera

Il comparto fotografico è uno dei cavalli di battaglia degli smartphone Samsung, specialmente quelli di fascia più alta. Qui di seguito trovate il maggior esponente di questa categoria, considerabile come uno dei migliori camera phone in assoluto sul mercato smartphone.

Samsung Galaxy Note 10+
Il comparto fotografico di Note 10+ è ereditato quasi senza modifiche da S10 5G, ed è una buona notizia. Le quattro fotocamere sul retro forniscono scatti di altissima qualità, al top del settore. Troviamo un sensore principale da 12 MP, uno zoom 2x da 12 MP, un grandangolo da 16 MP e un sensore ToF per il calcolo della profondita. A questo ottimo hardware si aggiunge la cura maniacale del software Samsung, che riesce a garantire colori fedeli e immagini molto piacevoli in ogni condizione di luce. Molto buona anche la fotocamera frontale da 10 MP, in questo caso singola.

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I migliori telefoni Samsung del 2019: scegliete il Galaxy che fa per voi

È innegabile che gli smartphone Samsung siano tra i telefoni più popolari sul mercato - è difficile camminare per strada senza vedere qualcuno con un Samsung in mano, come accade peraltro anche con gli iPhone. Anche se dipende molto dal gusto personale, Samsung è considerato uno dei migliori marchi sul mercato, perciò vale sicuramente la pena tenere il marchio in considerazione nel momento in cui si vuole acquistare un nuovo smartphone.

Dalle serie di fascia alta Galaxy S e Galaxy Note, ai dispositivi economici presenti nelle serie Galaxy A e Galaxy M, Samsung offre un incredibile numero di smartphone con le combinazioni di caratteristiche più disparate, che vanno a coprire qualsiasi esigenza.

Per questa ragione può essere molto difficile districarsi tra tutte opzioni che il marchio offre: è meglio scegliere qualcosa di conveniente come il Galaxy A50, un vecchio top di gamma come il Samsung Galaxy S9 Plus o dare un’ occhiata ai telefoni più grandi e di punta come il Samsung Galaxy Note 10 Plus? 

Inoltre, con il tanto atteso Samsung Galaxy Fold (ora disponibile per l'acquisto) e con il Samsung Galaxy S11 all'orizzonte, la gamma di smartphone Samsung è in continua evoluzione.

I migliori telefoni Samsung 2019 a colpo d'occhio:
1.Samsung Galaxy S10 Plus
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2.Samsung Galaxy S10
3.Samsung Galaxy Note 10 Plus
4.Samsung Galaxy Note 10 
5.Samsung Galaxy S10e
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6.Samsung Galaxy Note 9
7.Samsung Galaxy S9 Plus
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8.Samsung Galaxy Fold
9.Samsung Galaxy A80
10.Samsung Galaxy S9
[Samsung GALAXY S9 G9600 Batteria del EB-BG960ABE]
11.Samsung Galaxy Note 8
12.Samsung Galaxy A7 (2018)
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Guida all'acquisto di un mouse ergonomico

venerdì 13 dicembre 2019

I rischi connessi alla professione di video terminalista, in tutte le sue sfaccettate accezioni, sono spesso sottovalutati, quando invece basterebbero pochi accorgimenti per evitare cervicale, mal di schiena, sindrome del tunnel carpale etc. In questa guida, in particolare, ci vogliamo concentrare su un accessorio come il mouse ergonomico, progettato per prevenire la tendinite e il tunnel carpale. Vedremo quali sono le tipologie in commercio e come scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze.

Normale, ergonomico o mouse verticale?
Alzi la mano chi, almeno una volta, non si è accontentato del mouse più economico o magari di quello esteticamente più strano o più colorato. Quando però quella periferica viene impugnata come strumento di lavoro per molte ore della giornata, tutti i giorni della settimana e per anni, le cose cambiano. Soprattutto per i tendini dei polsi sottoposti ad un lento logorio, dovuto a continui micro movimenti necessari per spostare il mouse sul tappetino, o ancora per cliccare sulla rotella e scorrere le pagine.

Gli esperti rispondono che è tutta una questione di postura: gambe, schiena, braccia devono essere in posizione corretta per evitare l’insorgere di possibili fastidiose problematiche. In particolare gli avambracci dovrebbe essere bene appoggiati al piano della scrivania per evitare torsioni innaturali del polso. Oltre alla corretta posizione, sempre necessaria, anche il design si è evoluto per andare incontro alle esigenze di chi lamentava problemi collegati all’utilizzo prolungato del mouse. Ed ecco perché oggi si sente parlare sempre più spesso di mouse ergonomico come risposta alla tendinite o alla sindrome del tunnel carpale.

Prima di entrare nel merito sgombriamo il campo da un possibile equivoco: il mouse ergonomico non è obbligatoriamente un mouse verticale, ma è altresì vero che un mouse verticale è sicuramente ergonomico. E allora vediamo quali sono le tipologie di mouse che aiutano a prevenire o a ridurre i problemi di tendinite e di tunnel carpale.

·Mouse ergonomico inclinato: ha una struttura rialzata e inclinata di circa 30° che consente alla mano e al polso di assumere una posizione non contratta.
·Mouse ergonomico verticale: ha una struttura a ‘colonna’ e l’impugnatura è inusuale, ma dopo averci fatto l’abitudine risulta naturale per la posizione della mano e del polso. Il risultato è uno strumento innovativo che ha effetti benefici per chi soffre di risentimenti ai tendini del polso. Sul mercato sono disponibili sia la versioni con il filo, che il mouse verticale wireless anche con funzionalità avanzate.

Mouse verticale opinioni su vantaggi e svantaggi
Abbiamo cercato in rete le opinioni dei consumatori e dei siti specializzati relativamente al mouse ergonomico. In particolare ci siamo soffermati sui portali che si occupano di vendita di componenti periferiche per computer per avere un’idea generale del prodotto. In linea di massima possiamo così riassumere i vantaggi e gli svantaggi di un mouse ergonomico verticale, categoria che va per la maggiore e all’interno della quale è possibile scegliere fra diversi modelli:

·Economico ed ergonomico: il mouse verticale viene giudicato positivamente, nella maggior parte delle recensioni pubblicate in rete, per la posizione più naturale, rispetto al mouse classico, che permette di assumere al braccio e al polso evitando movimenti scorretti e potenzialmente nocivi. Un altro aspetto positivo sottolineato anche dai recensori più esperti è quello del costo: il mercato offre prodotti in tutte le fasce di prezzo, a cominciare da un primo prezzo accessibile di 15 / 20 € per modelli di discreta qualità, fino a più di 100 € per i modelli wireless evoluti e multifunzione. Da sottolineare come anche in quelli di costo contenuto non siano stati riscontrati difetti di velocità e di precisione del sensore ottico, anche quando il mouse è usato su superfici non ottimali come il classico tappetino.
·Per quanto riguarda i difetti, su molti blog di tecnologia si avverte che con il mouse verticale bisogna prenderci la mano sia per quanto riguarda la posizione dei tasti, che per i movimenti da compiere con il cursore, diversi da quelli ai quali siamo normalmente abituati. Per esempio è stato rilevato come il controllo del puntatore risulti più difficile visto che è necessario esercitare una maggiore pressione sui tasti, che possono risultare talvolta duri e meno pratici.

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Come ricaricare velocemente l'iPhone

La ricarica veloce degli smartphone è diventata oramai una delle caratteristiche maggiormente tenuta in considerazione al momento dell’acquisto di un nuovo telefono. Una funzionalità veramente utile, che consente di diminuire i tempi di ricarica del telefonino e, anche con una manciata di minuti di carica, sarà possibile continuare a utilizzare il dispositivo per diverse ore.

Questa tecnologia, infatti, massimizza l’efficienza di ricarica aumentando il livello di potenza, o wattaggio, che può essere assorbito dalla batteria. La gran parte dei produttori di smartphone Android implementa tecnologie di ricarica veloce, anche sui modelli low cost. Per quel che riguarda l’iPhone, invece, le cose non sono così scontate. Non tutti i modelli in circolazione implementano la ricarica veloce e i caricabatteria presenti nelle confezioni consentono solo una ricarica “standard”. Per velocizzare la ricarica degli iPhone, dunque, è necessario adottare dei trucchetti che sopperiscono alla mancanza della ricarica rapida.

Utilizzare caricabatteria alternativi
La cosa più semplice da fare per aumentare la velocità di ricarica di un iPhone è quella di utilizzare un caricabatteria più potente rispetto a quello di 5 Watt incluso nella scatola del melafonino. La prima soluzione è quella di acquistare un caricabatteria dell’iPad che offre una potenza di uscita di 12 Watt, più del doppio rispetto al caricatore standard dell’iPhone.

Un’altra opzione è quella di acquistare un alimentatore per MacBook. In questo caso, però, è sempre meglio non esagerare: a oggi i trasformatori per un laptop della mela morsicata offrono 30 Watt, 61 Watt e 87 Watt di potenza in uscita. Per evitare di sottoporre la batteria e le componenti interne dell’iPhone a uno stress eccessivo è consigliabile utilizzare un caricatore da 30 Watt, che garantisce una ricarica molto veloce senza stressare il melafonino. Se si opta per questa soluzione, è necessario utilizzare un adattatore USB Type C – Lightning, così da poter collegare il terminale allo smartphone Apple.

Sfruttare alcuni trucchi software
Per velocizzare i tempi di ricarica è possibile utilizzare alcuni “trucchetti” software, che permettono di accelerare il processo di assimilazione dell’energia. Ad esempio, spegnendo l’iPhone mentre è in carica sarà possibile azzerare i consumi del dispositivo. In questo modo, tutta l’energia andrà a caricare la batteria e non ssarà utilizzata per alimentare i circuiti interni. È poi possibile impostare la modalità “Aereo” durante la ricarica dell’iPhone che, senza spegnere il telefono, disabilità le connessioni telefoniche ed internet consentendo un notevole risparmio di energia a favore di una maggiore velocità di ricarica. Infine, attivando la modalità “Risparmio energetico” è possibile mettere in stand-by alcuni processi che verranno poi ripresi quando l’iPhone verrà messo di nuovo in carica. Così facendo si risparmia energia, ma, in caso di ricarica, è anche in grado di accelerare il processo.

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Xbox Series X, caratteristiche, prezzo e data di uscita

Fino a qualche giorno fa era nota a tutti con il nome in codice “Microsoft Project Scarlett“. Da ieri, invece, è ufficialmente diventata Xbox Series X, la console Microsoft che dovrà sfidare la PlayStation 5 a partire dall’inverno 2020. E, almeno a quanto dice la casa di Redmond, ha tutte le carte in regola per farlo: la Xbox Series X è quattro volte più potente di una Xbox One X.

La potenza, però, non arriverà a scapito della retrocompatibilità: su Xbox Series X gireranno infatti tutti i titoli usciti per Xbox (prima serie), Xbox 360 e Xbox One. La Xbox Series X arriverà a Natale 2020 e sarà dotata di un nuovo controller wireless, con un pulsante per acquisire e condividere le schermate e le clip di gioco e di un d-pad derivato dall’Xbox Elite Wireless Controller Series 2. Anche questo controller sarà retrocompatibile e potrà essere usato sulle precedenti generazioni della console di Microsoft. Quel che la casa di Redmond non ha ancora comunicato, invece, è il prezzo della Xbox Series X.

Xbox Series X: caratteristiche tecniche
Il cuore della Xbox Series X è la CPU prodotta da AMD specificatamente per questa console. Si tratta di una evoluzione della Zen 2, con otto core a 3,5 GHz massimi di frequenza di clock. È affiancata da una GPU con architettura AMD Radeon RDNA a 7 nm. Xbox Series X supporta la frequenza di aggiornamento variabile dello schermo, il Ray Tracing e il Variable Rate Shading. La RAM è di 13 GB, mentre lo storage è in tecnologia NVMe SSD. L’uscita video, HDMI 2.1, è compatibile con l’Auto Low Latency Mode (ALLM) che, abbinato alla tecnologia Dynamic Latency Input (DLI), abbassa drasticamente i tempi di risposta.

Esteticamente, invece, la nuova Xbox Series X è un parallelepipedo nero che può essere posizionato sia in verticale che in orizzontale. Non se ne conoscono ancora le dimensioni, né il consumo di corrente elettrica (ma, con queste specifiche tecniche, difficilmente sarà basso).

Xbox Series X: prestazioni
Naturalmente per valutare in modo credibile le prestazioni della Xbox Series X dovremo aspettare di vederla dal vivo e di giocarci con titoli ottimizzati per sfruttarne le caratteristiche tecniche. Le promesse di Microsoft, però, sono ottime: videogiochi fluidi a risoluzione 4K e 60 fps, possibilità di raggiungere i 120 fps e persino la risoluzione 8K. L’SSD con tecnologia NVMe promette invece tempi di caricamento dei giochi molto ridotti. Microsoft ha rilasciato anche il trailer di Senua’s Saga: Hellblade II, sviluppato da Ninja Theory, ed è veramente impressionante.

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Instagram down oggi, cosa sta succendendo

giovedì 12 dicembre 2019

Instagram non funziona in Italia l’11 dicembre. Chi prova ad accedere all’applicazione legge questo messaggio: “Impossibile aggiornare il feed“. Cosa sta succedendo? Difficile dirlo in questi primi minuti di Instagram down (l’applicazione ha smesso di funzionare verso le 20:20), ma sicuramente si tratta di un problema piuttosto importante, dato che sono migliaia le segnalazioni da parte degli utenti in pochi minuti.

Su downdetctor.it, sito che raccoglie le lamentele degli utenti quando un sito o un’applicazione non funzionano, sono tantissime le segnalazioni e provengono da tutta Italia. Il problema, però, non riguarda solo il Bel Paese, ma tutto il Mondo e questo vuol dire che il disservizio è generalizzato. Per quale motivo Instagram non funziona? Difficile dirlo, molto probabilmente si tratta di un guasto che riguarda i server di Instagram. Finora non ci sono spiegazioni ufficiali da parte dell’applicazione, nei prossimi minuti ne sapremo sicuramente di più. L’unica cosa certa riguarda i tecnici di Instagram che sono già al lavoro per risolvere il problema.

Perché Instagram non carica le foto
Leggendo i messaggi degli utenti sui social e online il problema sembra essere abbastanza serio. Instagram non carica le storie, le immagini e qualsiasi contenuto presente sull’applicazione. Cercando di accedere all’applicazione appare questo messaggio “Impossibile aggiornare il feed“. Si tratta del classico messaggio di quando Instagram non funziona. Per quale motivo è down l’applicazione? Difficile dirlo, solitamente si tratta di problemi tecnici che gli sviluppatori provano a risolvere nel più breve tempo possibile. Vi terremo aggiornati.

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IPhone SE2 o iPhone 9, come si chiamerà lo smartphone lowcost di Apple

L’iPhone 9 non è mai esistito ma, forse, a breve lo vedremo nei negozi: sarebbe il famoso e tanto atteso iPhone SE 2, seconda versione dello smartphone di Apple “economico”. Uno smartphone di cui si parla da parecchio, ma sempre per indiscrezioni visto che Apple al momento non rilascia alcuna informazione in merito.

L’indiscrezione, ancora una volta, la dobbiamo al blog giapponese Mac Otakara che diverse volte ha dimostrato di avere buone fonti e di essere attendibile. E, d’altronde, le caratteristiche tecniche di un ipotetico iPhone 9 giustificherebbero il nome. Si tratterebbe, infatti, di una versione aggiornata dell’iPhone 8, con un design più moderno. Proprio come il primo iPhone SE era basato in gran parte sull’hardware dell’iPhone 6S, ma aveva un design simile all’iPhone 5S. Si tratterebbe, quindi, di un iPhone dalle buone caratteristiche tecniche ma con uno schermo piccolo e un prezzo inferiore ai 400 euro.

iPhone 9: caratteristiche tecniche
Sempre secondo le ultime indiscrezioni, l’iPhone 9 sarebbe un iPhone 8 “pompato” con il SoC A13 Bionic, probabilmente 3 GB di RAM, memoria interna da 64/128 GB e uno schermo da 4,7 pollici. Non si sa se sarà uno schermo OLED o LCD (la seconda opzione è più probabile per questioni di costo). L’iPhone 9 potrebbe avere un tasto Home fisico e il Touch ID 3D.

iPhone 9: quando esce e quanto costa
Secondo l’affidabile analista Ming-Chi Kuo l’iPhone SE 2/9 dovrebbe arrivare sul mercato a breve: nel primo trimestre 2020. Il prezzo ipotizzato è di 399 dollari negli Stati Uniti, per la versione con 64 GB di memoria interna. Sempre secondo Kuo, inoltre, nel 2021 dovrebbe arrivare anche un iPhone 9 Plus, dalle dimensioni e dal prezzo superiori. L’iPhone 9/SE2 Plus sarà diverso anche nel design: più simile alla gamma X che alla 8 e lo schermo sarà da 5,5 o 6,1 pollici ma, come la versione normale, non sarà dotato di Face ID.

iPhone 12 nel 2020
Secondo tutti gli analisti, e anche secondo la logica, dopo la presentazione dell’iPhone 9/SE2 nel primo trimestre avverrà quella dell’iPhone 12 a settembre 2020. Al momento si ipotizza che verrà presentato addirittura in quattro versioni, tutte con display OLED. Due modelli dovrebbero avere due sole fotocamere posteriori e altri due ne dovrebbero avere tre. Gli schermi andranno dai 5,4 ai 6,7 pollici, con due modelli (uno con due e uno con tre fotocamere posteriori) entrambi da 6,1 pollici.

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Huawei P40 Pro avrà la batteria al grafene: cosa cambia

In attesa di risolvere i problemi con il Governo degli Stati Uniti che per il momento non permettono a Huawei di acquistare prodotti dai fornitori statunitensi (Google e Qualcomm in testa), l’azienda cinese continua a lavorare sullo sviluppo di nuovi smartphone. Dopo il Huawei Nova 6, il colosso sta lavorando sui nuovi Huawei P40 e P40 Pro, attesi per il primo quadrimestre del 2020 (molto probabilmente verranno presentati al Mobile World Congress 2020 oppure nel mese di marzo in un evento ad hoc).

Per il momento ci sono molte incertezze sui due nuovi dispositivi e sulla loro uscita sul mercato europeo, ma una cosa è certa: saranno smartphone top di gamma. Huawei vuole dotare la serie P40 con delle nuove batterie al grafene che sostituiranno la classica batteria al litio che finora ha dominato nel mondo degli smartphone. Si tratta di un grosso passo in avanti: le batterie al grafene hanno dimensioni più contenute rispetto a quelle al litio e allo stesso tempo assicurano un’autonomia maggiore. Ecco come sarà la scheda tecnica del Huawei P40.

Le caratteristiche del Huawei P40
Iniziano a uscire i rumor sulla possibile scheda tecnica del Huawei P40 e sul P40 Pro. Lo smartphone dovrebbe avere il processore Kirin 990 5G che oltre ad assicurare ottime prestazioni permette anche di collegarsi alla nuova rete super-veloce. A supporto ci saranno 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, espandibile tramite nanoSD (formato utilizzato solo dagli smartphone Huawei). Lo schermo OLED sarà da 6,5 pollici con risoluzione QuadHD+ e refresh rate a 120 Hz.

Il comparto fotografico è molto interessante, come in tutti gli smartphone top di gamma dell’azienda cinese. Nella parte posteriore c’è un sensore principale da oltre 40 Megapixel, supportato da una fotocamera grandangolare da 20 Megapixel, un sensore periscopico da 12 megapixel, un sensore macro e un sensore per la profondità di campo. Nella parte frontale ci saranno ben due fotocamere: al sensore principale sarà affiancata un obiettivo grandangolare. Lo smartphone arriverà sul mercato con Android 10 e la EMUI 10.

Cosa cambia con la batteria al grafene
Se le indiscrezioni sulla presenza della batteria al grafene verranno confermate, si tratterebbe di un grosso passo in avanti per il mondo mobile. Sono diversi anni che si parla della sostituzione delle batteria al litio con quelle al grafene e finalmente sembra essere arrivato il momento. Cosa cambia per l’utente? Le batterie al grafene dovrebbero assicurare un’autonomia maggiore permettendo di coprire fino a due giorni con una singola ricarica. La batteria del Huawei P40 dovrebbe essere da 5.500mAh supportata da una ricarica rapida da 50W.

Quando esce il Huawei P40
Lo smartphone è atteso per il primo quadrimestre 2020. Non c’è ancora una data certa per la presentazione del dispositivo, ma dovrebbe aggirarsi tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Bisogna sottolineare che i problemi tra Huawei e il Governo degli Stati Uniti ancora non sono risolti e lo smartphone potrebbe arrivare in Europa con un po’ di ritardo.

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Windows 10, addio al Wi-Fi: a rischio le connessioni senza fili

lunedì 9 dicembre 2019

Chi a casa ha ancora un modem Wi-Fi di vecchia generazione potrebbe essere presto costretto a comprarne uno nuovo: Microsoft ha infatti annunciato che a breve smetterà di supportare le reti Wi-Fi protette dagli standard di crittografia WEP e TKIP.

A partire da una versione non ancora specificata, Windows 10 si rifiuterà di connettersi ad una rete del genere perché, ricorda Microsoft non senza ragioni, il WEP e il TKIP sono standard di crittografia vecchi, insicuri e ampiamente noti dagli hacker di tutto il mondo. Microsoft, in pratica, imporrà agli utenti che vogliono connettersi ad una rete tramite un computer con Windows 10 di avere un modem/router dotato di cifratura AES, cioè compatibile con gli standard WPA2 e WPA3. Quest’ultimo è recentissimo: è stato rilasciato dalla Wi-Fi Alliance a fine 2018 e, a partire dal 2019, sono arrivati sul mercato i primi dispositivi compatibili certificati.

Perché Windows abbandona WEP e TKIP
Microsoft Windows 10, già dal May Update di maggio 2019, se rileva una rete protetta con WEP o TKIP avverte l’utente: “Questa rete non è sicura“. E, in effetti, non lo è: il WEP (Wired Equivalent Privacy), ad esempio, è uno standard che risale al 1999 e usa una crittografia con chiave a 64 bit. Il TKIP è di poco successivo e solo leggermente più evoluto. I recenti standard WPA, invece, usano chiavi a 128 o 256 bit, cioè molto più lunghe e quindi molto più difficili da “indovinare” per i software usati dagli hacker. Il fatto che il WEP non sia sicuro, tra l’altro, non è una ipotesi ma una certezza. Persino l’FBI nel 2005 (cioè 15 anni fa!) ha dimostrato che è possibile violare una rete protetta con lo standard WEP in pochissimi minuti.

Saremo tutti più sicuri?
Meno device insicuri ci sono in giro e più cresce la sicurezza anche per i device ritenuti sicuri. Sembra un gioco di parole, ma è la verità: ogni dispositivo attaccabile da un hacker o infettabile con un virus può diventare un focolaio di infezione per molti altri. Togliere di mezzo le connessioni WEP e TKIP, quindi, è certamente una buona notizia. Ma non vuol dire che, d’ora in poi, saremo inattaccabili. Pochi mesi fa, a maggio, il Computer Emergency Response Team (CERT) del Ministero dello Sviluppo Economico italiano ha comunicato ufficialmente che “sono state identificate numerose vulnerabilità nella progettazione e nelle implementazioni del protocollo WPA3“. A pochi mesi dal suo debutto, quindi, anche il WPA 3 è vulnerabile. Ma stiamo parlando di vulnerabilità ben diverse: oggi anche un hacker alle prime armi è in grado di forzare una rete WEP, mentre solo un cybercriminale esperto può cimentarsi nel tentativo di violare lo standard WPA 3.

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Huawei Nova 6, potente ed economico: le caratteristiche

Huawei lancia il Nova 6, nuovi smartphone con un ottimo rapporto qualità - prezzo. Ecco le caratteristiche e quando arriveranno in Italia.

In barba alle limitazioni imposte da Donald Trump, Huawei continua a produrre smartphone e a lanciarli sul mercato, anche senza la certificazione Android e i servizi di Google. In vista del 2020, l'azienda cinese ha lanciato una nuova famiglia di smartphone: Nova 6, composta da tre dispositivi tra cui uno lowcost e uno 5G. Si tratta di smartphone molto interessanti, sia per il prezzo sia per le caratteristiche tecniche a partire dalla presenza del Kirin 990, lo stesso chipset presente sul Mate 30 Pro (altro smartphone da poco arrivato sul mercato italiano).

Dimensioni generose e tanta potenza per il Nova 6, il nuovo smartphone dell'azienda cinese. Lo schermo è da 6,57 pollici con una risoluzione FullHD+. Il design si caratterizza per la presenza di un foro sullo schermo che integra la doppia fotocamera anteriore. Sotto la scocca troviamo il Kirin 990, il chipset più potente tra quelli realizzati da HiSilicon, azienda consociata di Huawei. A supporto 8GB di RAM e 128GB di memoria interna. Batteria da 4.100mAh con ricarica rapida a 40W. Arriva sul mercato con la EMUI 10.

Interessantissimo il comparto fotografico del Huawei Nova 6. Nella parte posteriore abbiamo un sensore fotografico principale da 40 Megapixel con a supporto una fotocamera grandangolare da 8 Megapixel (con angolo di visione di 120 gradi) e teleobiettivo da 8 Megapixel. Nella parte frontale troviamo una fotocamera principale da 32 Megapixel e una secondaria da 8 megapixel.

Il Nova 6 5G è molto simile alla versione "normale". Differisce per la presenza del router Balong 5000, per una batteria leggermente più grande (4.200 mAh) e per una fotocamera frontale leggermente diversa. Il Nova 6 5G è disponibile in due versioni: 8GB di RAM e 128GB di memoria interna, 8GB di RAM e 256GB di spazio d'archiviazione.

Sono ben quattro le fotocamere posteriori: oltre al sensore principale da 48 Megapixel, c'è una fotocamera grandangolare da 8 Megapixel e due sensori da 2 Megapixel, dedicati rispettivamente alle foto macro e alla profondità di campo.

Oltre alle due versioni top, Huawei ha realizzato anche una versione lowcost del Nova 6. Lo smartphone differisce in tutto e per tutto, partendo dalla grandezza dello schermo, leggermente più piccolo (6,4 pollici). Anche il design della parte posteriore è differente: è presente un bumper quadrato (in stile iPhone 11) con all'interno quattro sensori fotografici. Sotto la scocca trova posto il Kirin 810 con a supporto 8GB di RAM e 128GB di memoria interna. Batteria da 4200 mAh con ricarica rapida.

Partiamo con una premessa: non c'è certezza sul fatto che lo smartphone arrivi in Europa in tempi brevi. La questione Trump - Huawei continua a tenere banco e il Nova 6 non ha ricevuto per il momento la certificazione Android. I dispositivi verranno lanciati all'inizio solo in Cina. Per i prezzi del Nova 6 facciamo riferimento a quelli cinesi. Per il Nova 6 5G è necessario sborsare una cifra di circa 500 euro per la versione 8/128GB, mentre per quella più potente è necessario aumentare la cifra fino a 550 euro. Il prezzo di riferimento del Nova 6 SE è di poco inferiore ai 300 euro, mentre per il Nova 6 "normale" bisogna sborsare quasi 400 euro.

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Miglior Tablet PC - i 5 migliori 2 in 1 convertibili

Chi si trova al giorno d’oggi a dover acquistare un dispositivo portatile ed è alla ricerca del migliore tablet o del miglior notebook è sempre più indirizzato verso dispositivi convertibili.

Il concetto di PC portatile ormai sta per essere sostituito da questi ibridi, capaci di unire in un solo dispositivo la leggerezza di un tablet e la potenza di calcolo di un portatile.

Alcuni dei dispositivi in questa classifica TOP 5 dei migliori PC convertibili a prima vista potrebbero essere scambiati per semplici portatili, ma la vera innovazione sta nelle cerniere, che permettono la rotazione del display fino a 360 gradi così da poter scegliere tra quattro modalità di inclinazione:
·Stand, perfetta per la visione di film e videoconferenze
·Tenda, utile per giochi e app
·Notebook, per la stesura di documenti digitali o qualsiasi altra funzione da laptop
·Tablet, rende il dispositivo maneggevole per una maggiore libertà di movimento

I criteri di confronto tra gli innumerevoli dispositivi si dividono principalmente in due macrocategorie:
1.Specifiche da PC: sono le normali caratteristiche di portatili (CPU, quantità di RAM, scheda grafica, supporto d’archiviazione).
2.Specifiche da Tablet: schermo, sistema operativo, audio, batteria, comparto fotografico.

Qual è il miglior Tablet PC 2 in 1 convertibile del 2019?
Se avete intenzione di acquistare un nuovo dispositivo e non sapete ancora qual è il tablet PC migliore 2019, ecco a voi una classifica dei migliori tablet PC convertibili in commercio (2 in 1), per qualità prezzo, sempre aggiornata, con schede tecniche, recensioni e prezzi di acquisto.

1) Microsoft Surface Pro
Miglior Tablet PC Windows 10. Microsoft ha il merito di aver anticipato questa rivoluzione (il lancio del primo Surface risale al 2012) fornendo all’utente tutte le utilità di un portatile concentrate in un formato tablet.

Sottile e curato nei minimi dettagli, in nuovo arrivo in casa Microsoft mostra un comparto hardware da far invidia alla maggior parte dei portatili di fascia medio/alta, in appena 767 grammi!

Basato su Windows 10 Pro, è in grado di far girare tutto il software desktop, è dotato di un display da 12,3 pollici con una risoluzione di 2736 x 1824 (267 PPI) e multitouch fino a 10 punti.

L’azienda statunitense ha sempre puntato sugli schermi dei propri Surface dotandoli della tecnologia PixelSense, che rende il multitocco non sensibile al tocco vero e proprio ma utilizza una serie di videocamere per l’individuazione degli oggetti.

La surface pen offre 1024 livelli di sensibilità alla pressione per fornire lo stesso feedback della scrittura su carta, l’uso ad esempio di software per l’editing di immagini risulta davvero piacevole.

Scheda tecnica Microsoft Surface Pro 2017:
Sistema Operativo: Windows 10 Pro
CPU: Intel Core i3, i5 e i7
RAM: 4GB, 8GB o 16 GB
Spazio di archiviazione: SSD 128 GB, 256 GB, 512 GB o 1TB
Schermo: 12.3 pollici 2736 x 1824 PixelSense
Porte: USB 3.0, lettore di schede microSD, jack per cuffie, mini DisplayPort
Wireless: 802.11B, 802.11G, 802.11n
Webcam: 5 megapixel HD, posteriore 8 megapixel HD e registrazione video 1080p
Batteria: fino a 13,5 ore di autonomia
Peso: 767 g

2) ASUS Transformer Book T300 CHI
Tablet PC Asus convertibile, potente come un laptop ma pratico e maneggevole come un tablet. Basta staccare la tastiera per trasformarlo in un tablet Windows.

Il design è elegante e sottile; costruito interamente in alluminio senza viti e giunture. La struttura è estremamente resistente agli urti ma leggera e facile da trasportare.

La risoluzione dello schermo da 12.5 pollici Full HD è alta e permette una visione chiara e nitida delle immagini grazie al sistema Asus TrueVivid e alla tecnologia IPS, che estende l’angolo visivo.

ASUS SonicMaster, con l’ausilio degli altoparlanti integrati, garantisce un sonoro cristallino, definito e dai bassi corposi, dai livelli qualitativi molto alti.

Facile da usare e molto intuitivo, è perfetto sia per un uso domestico che per lo studio. Molto amato dagli utenti per via della potenza del processore e della capacità di storage.

Ottima la capacità della batteria, tra le più performanti sul mercato.

Scheda tecnica ASUS Transformer Book T300 CHI:
Sistema Operativo: Windows 8.1, Windows 10
CPU: Processore Intel Core M di ultima generazione
RAM: 4 GB
Spazio di archiviazione: 128, 256 GB
Schermo: 12.5 pollici Auto WQHD (2560×1440)/Full HD 3D (1920×1080)/Wide View Angle
Porte: combo jack audio, USB 3.0, USB 2.0, SD card reader, AC adapter plug
Webcam: HD web camera
Audio: altoparlanti integrati, casse che supportano ASUS SonicMaster Array Microphone
Batteria: al litio 32 Whrs, autonomia fino a 8 ore
Peso: 1,4 kg

3) Apple iPad Pro
Uno tra i tablet pc migliori quello lanciato da Apple; è un iPad di ultima generazione, potente come la maggior parte dei portatili sul mercato ma più semplice da usare grazie alla tecnologia touch su uno schermo da 10.5 pollici.

Per chi ama la piattaforma Apple, con le sue caratteristiche specifiche e la sua filosofia, questo iPad Pro è la scelta perfetta, dato che rispecchia tutto il meglio della tecnologia dell’azienda.

È un tablet unico nel suo genere, pensato per i professionisti e per uso business. Rappresenta un nuovo modo di concepire questo tipo di tecnologia, una visione più completa dei dispositivi destinati a sostituire i computer fissi.

La possibilità di usarlo anche come tavoletta grafica, grazie alla speciale penna in dotazione, lo rende particolarmente idoneo per realizzare progetti artistici e creativi. La Apple Pencil opzionale infatti, consente di creare effetti molto personali, che altri prodotti non offrono. Sono disponibili sia il modello solo WiFi che WiFi cellular.

Dotato di ID Touch per la lettura delle impronte digitali e dell’assistente virtuale Siri. La connessione con la smart keyboard, portatile e ultrasottile, rende l’uso notebook semplice e funzionale.

Scheda tecnica Apple iPad Pro 2018:
Display: 12.9″ IPS 2732 x 2048
Sistema Operativo: iOS 12
CPU: A12X Bionic
Spazio di archiviazione interno: 64/ 256/512/1024 GB
Schermo: 10.5 pollici con risoluzione 2224 x 1668 Pixels a 264 ppi
Porte: USB 3.0, jack per cuffie
Webcam: Registrazione video HD (1080p) a 30 fps
Audio: quattro altoparlanti stereo integrati
Batteria: polimeri di litio 9700 mAh
Peso: 633 gr

4) Acer Aspire Switch Alpha 12
Acer Aspire Switch Alpha 12 si aggiudica il quarto posto della nostra classifica miglior tablet pc grazie al suo comparto hardware dinamico, alla buona fattura dei materiali, ma soprattutto al prezzo.

È un modello pensato per chi ha un budget di media entità, con tutti i vantaggi che assicura un tablet PC convertibile di alta qualità. Robusto, ben costruito e con un design accattivante, può rappresentate l’acquisto perfetto per chi ha bisogno di un tablet 2 in 1 pratico e facilmente trasportabile.

Il display da 12″ è corazzato dal rivestimento Gorilla Glass ed è dotato di un pratico sistema di cerniere che si staccano con estrema facilità, ben integrate nella struttura di plastica rinforzata, anti-impronte e anti-scivolo.

Supporta bene sia WiFi che Bluetooth ed è munito di due potenti altoparlanti che rendono l’audio pulito e privo di distorsioni. Anche la fotocamera offre buone prestazioni, con scatti nitidi e ben dettagliati.

Software rapido e caricamento dati quasi immediato; un ottimo rapporto qualità-prezzo considerata la fascia in cui è collocato. Permette di navigare in rete, riprodurre video e musica e utilizzare la maggior parte dei programmi in tutta serenità.

La batteria integrata agli ioni di litio è molto potente e regala al dispositivo un minimo di 8 ore di autonomia.

Scheda tecnica Acer Aspire Switch Alpha 12:
Sistema Operativo: Windows 10
CPU: Intel Core i3-6100U, 2.3GHz
RAM: 4 GB RAM
Spazio di archiviazione: 96 GB eMMC
Schermo: 12 pollici LCD IPS con risoluzione QHD 2160 x 1440
Porte: USB 31 Type-C, jack per cuffie, slot micro-SD
Webcam: 2 megapixel
Audio: 2 casse stereo
Batteria: Li-Ion
Peso: 1,20 kg

5) Samsung Galaxy Book 12
Alla quinta posizione nella nostra classifica sui migliori tablet pc 2019 troviamo il Samsung Galaxy Book 12, versione aggiornata del modello 900 tanto successo ha riscosso tra i consumatori. È un tablet 2 in 1 che si spinge alla massima velocità con i processori di sesta generazione e Windows 10.

Rapido e resistente, è il tablet ideale per gli amanti della multimedialità. Perfetto sia per il gaming che per guardare film, ha uno schermo da 12 pollici quasi totalmente privo di cornice, ideato da Samsung per offrire il meglio alla propria clientela.

In più questo modello presenta un'autonomia della batteria veramente notevole e sfrutta al massimo le potenzialità della nuova S-Pen. Disponibile con processore Intel i5.

Scheda tecnica Samsung Galaxy Book 12:
Sistema Operativo: Windows 10 Home
CPU: Intel Dual-Core i5
RAM: 4 GB
Spazio di archiviazione: Storage 256GB (espandibile fino a 512 GB)
Schermo: 12" UHD IPS Multi-touch, 4k (21600 x 1440 pixel)
Porte: USB 3.0, USB 2.0, Type-C, jack audio combinato
Fotocamere: 5 MP frontale, 13 MP posteriore
Wireless: WiFi 802.11 a/b/g/n/ac 2.4+ 5GHz
Batteria: 5070 mAh
Peso: 753 g

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Come saranno gli smartphone del 2020? Con lo schermo curvo

mercoledì 4 dicembre 2019

Come saranno gli smartphone del 2020? Ecco le caratteristiche che avranno i dispositivi in uscita il prossimo anno.

I produttori di smartphone sono concentrati nella progettazione e nello sviluppo dei dispositivi da lanciare nel 2020. L’anno che sta per concludersi ha portato alcune novità importanti nel mondo degli smartphone: si sono visti i primi dispositivi pieghevoli (Galaxy Fold), le prime fotocamere da più di 100 Megapixel (Xiaomi Mi Note 10) e design sempre più estremi, come ad esempio quello del Pixel 4 e dell’iPhone 11 che si caratterizzano per la presenza di un bumper quadrato nella parte posteriore.

Cosa dobbiamo aspettarci dagli smartphone 2020? Quali saranno le principali novità nelle caratteristiche e nel design? Cosa si inventeranno i produttori per diventare sempre più iconici? Dalle indiscrezioni raccolte in Rete nelle ultime settimane possiamo affermare con grande certezza che una delle componenti su cui si concentreranno maggiormente i produttori sarà lo schermo. Sono oramai diversi anni che il display è diventato il luogo dove combattere la battaglia per conquistare il trono di miglior smartphone dell’anno. Nel 2020 gli schermi degli smartphone diventeranno sempre più curvi. Se finora abbiamo visto telefonini con solo due lati arrotondati, gli smartphone 2020 avranno ben quattro lati curvi.

Cosa cambierà nell’utilizzo quotidiano? Difficile dirlo, ma potrebbe diventare più semplice l’uso degli smartphone con una sola mano, grazie alla possibilità di sfruttare anche i bordi per lanciare le applicazioni, rispondere alle chiamate o mettere in pausa una chiamata. Ecco cosa ci dobbiamo aspettare dagli smartphone 2020.

Lo smartphone 2020 avrà lo schermo curvo
Sarà lo schermo una delle caratteristiche su cui si concentreranno gli sforzi dei produttori di smartphone. In questo 2019 ci sono state diverse novità: Samsung ha lanciato il design con il foro sul display, si sono visiti i primi dispositivi con la fotocamera pop-up nascosta nella scocca dello smartphone e il notch è diventato sempre più piccolo fino a diventare poco più grande di una goccia. Il 2019 verrà ricordato anche per essere l’anno dei primi smartphone flessibili: il Galaxy Fold ha tracciato la strada e nei prossimi mesi/anni vedremo come si evolverà questo nuovo mercato.

Come sarà lo schermo degli smartphone 2020? Curvo. Su tutti i lati. Queste sono le indicazioni che arrivano dagli insider, dai soliti ben informati che rivelano con anticipo le caratteristiche degli smartphone in uscita. Samsung è impegnata nella produzione degli schermi per gli smartphone del prossimo anno e la maggior parte degli ordini riguarda i display curvi.

Le caratteristiche degli smartphone del 2020
Come saranno gli smartphone 2020? Ancora più potenti. Con fotocamere con sempre più Megapixel. Questo il trend che ci dobbiamo aspettare per il prossimo anno, quando debutteranno i primi chipset realizzati con un’architettura a 5 nanometri e che assicureranno una maggior potenza.

Sul fronte fotocamere, diventerà la norma vedere smartphone con cinque sensori fotografici posteriori. Oltre alla fotocamera principale ci sarà spazio per una grandangolare, per il teleobiettivo, un sensore per le foto macro e un altro per la profondità di campo. Le fotocamere avranno sempre più Megapixel, superando la soglia dei 100 Megapixel (il Galaxy S11 avrà probabilmente una fotocamera da 108 Megapixel).

Smartphone sempre più potenti necessitano di batterie più grandi. Per questo motivo ci sarà una ricerca ossessiva dello spazio che porterà le aziende a sacrificare qualche funzionalità accessoria per integrare batterie da almeno 4500mAh. Altro passo in avanti anche per quanto riguarda le tecnologie di ricarica: basteranno poco meno di 30 minuti per avere più del 90% di autonomia.

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Il nuovo telefonino Nokia lowcost con batteria infinita

Nokia sta realizzando un nuovo telefonino con tastiera fisica e batteria infinita: ecco quanto costa e quando esce.

Da oramai un paio di anni Nokia è tornata prepotentemente nel mercato mobile. E lo ha fatto con smartphone dal buon rapporto qualità - prezzo e installando sui dispositivi il sistema operativo Android. L'azienda finlandese, però. non ha dimenticato le proprie origini e il successo ottenuto con i telefonini: parallelamente agli smartphone continua a produrre cellulari old style. E con un buon successo di pubblico. Dopo aver lanciato durante IFA 2019, la fiera dedicata al mondo della tecnologia che ogni anno viene organizzata a Berlino, tre nuovi telefoni, Nokia è già pronta a presentarne un altro. Il nome per il momento è top secret.

Secondo molti report pubblicati quest'anno, il mercato dei featured phone (i telefonini vecchio stile) è in crescita nei prossimi anni. Il merito è della crescita economica dei Paesi in via di sviluppo, dove la richiesta di telefonini smart è sempre maggiore, e di KaiOS, il sistema operativo concorrente di Google e iOS che rende intelligenti anche i cellulari più vecchi, permettendo l'installazione di app come Facebook e WhatsApp. Un esempio sono gli ultimi dispositivi lanciati da Nokia all'IFA 2019: il Nokia 2720 Flip e il Nokia 800 Tough.

L'azienda finlandese non si accontenta dei successi ottenuti in questi anni e continua a produrre telefonini low cost. Da pochi giorni Nokia ha ottenuto la certificazione da parte di TENAA, l'ente di certificazione cinese, per il lancio di un nuovo cellulare old style. Non si sa molto su questo nuovo dispositivo, se non il codice identificativo: TA-1242.

Dimensioni compatte (13,45×50,1×117,98 mm e 79 grammi di peso), tastiera fisica e display da 2,4 pollici. Queste le caratteristiche principali del nuovo telefonino Nokia lowcost. Nella parte posteriore dovrebbe essere presente anche una fotocamera VGA. La batteria da 800 mAh garantirà un'autonomia di almeno una settimana.

Per il momento non ci sono informazioni a riguardo, ma in teoria non dovremmo aspettare molto per l'uscita sul mercato: primi mesi del 2020. Il prezzo dello smartphone lowcost dovrebbe aggirarsi intorno ai 30-40 euro.

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Mi 10 Pro in arrivo: come sarà lo smartphone top di gamma e low cost

Lo Xiaomi Mi 10 Pro sarà il prossimo top di gamma dell'azienda cinese: ecco la scheda tecnica e le caratteristiche.

Il Mi 10 Pro si farà, la conferma arriva direttamente da Lin Bin, uno dei co-fondatori di Xiaomi, che sul suo account Weibo, il social network più utilizzato in Cina, ha risposto a una domanda fatta da un utente sullo smartphone. E la risposta è stata affermativa: il Mi 10 Pro è nei piani futuri dell'azienda. Quindi vuol dire che nel 2020 ci sarà un super-smartphone con caratteristiche da top di gamma, con il supporto al 5G e con un comparto fotografico in grado di competere ad armi parti con una reflex.

Negli ultimi cinque anni la crescita di Xiaomi è stata impetuosa: dopo aver conquistato un posto di tutto rispetto nel mercato interno, è andata alla conquista di quello europeo, con ottimi risultati. Prima in Spagna e poi in Italia, Xiaomi ha aperto i primi negozi ufficiali, permettendo al brand di essere conosciuto anche tra coloro che non seguono il mondo della tecnologia e degli smartphone. E per il prossimo anno l'obiettivo è continuare a crescere e per farlo è necessario continuare a produrre smartphone dall'ottimo rapporto qualità - prezzo e soprattutto affidabili. Come il Mi 10 Pro.

Lo smartphone esiste, ma sul resto le notizie a disposizione sono veramente poche. Essendo un dispositivo top di gamma avrà sicuramente una scheda tecnica premium. Ci aspettiamo di trovare a bordo lo Snapdragon 865 con a supporto 12GB di RAM e 256GB di memoria interna. Schermo da 6,5 pollici con bordi arrotondati e refresh rate almeno a 90Hz, uno degli standard che i top di gamma del 2020 dovranno seguire.

Inutile dire che il Mi 10 Pro avrà un comparto fotografico superiore a gran parte dei dispositivi presenti sul mercato. A partire dal sensore principale che potrebbe essere da 108 Megapixel, come quello presente sul Mi Note 10 e che sarà una delle caratteristiche dei dispositivi del prossimo anno. Ci si aspetta anche un nuovo sensore grandangolare e un teleobiettivo 10x. 

Il Mi 9 Pro è uscito solamente da pochi mesi sul mercato, quindi difficilmente lo vedremo prima del secondo semestre 2020.

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Procedura di aggiornamento da Windows 7 a 10

Windows 7 verrà dismesso a gennaio 2020 e occorre quindi aggiornare il sistema operativo alla versione 10 attraverso lo strumento di Microsoft.

Dopo tante proroghe, è arrivata la data ufficiale che segna la fine di Windows 7. Il prossimo 14 gennaio 2020 infatti questo sistema operativo non verrà più supportato da Microsoft e pur continuando a girare nei PC non riceverà più gli aggiornamenti. Le conseguenze sono che Windows 7 sarà a tutti gli effetti un sistema operativo obsoleto, con funzionalità ridotte e sicurezza a rischio. Ecco perché è consigliabile aggiornare da Windows 7 a Windows 10, il sistema operativo attualmente più diffuso al mondo.

Per agevolare le operazioni, Microsoft ha messo a disposizione degli utenti uno strumento gratuito per automatizzare la procedura e renderla facile e sicura: si tratta di Media Creation Tool. In questa guida ti spiegheremo come aggiornare Windows 7 utilizzando proprio questo strumento. Ecco come fare e i requisiti necessari.

Da Windows 7 a Windows 10: i requisiti necessari
Per evitare che l’aggiornamento si blocchi, dovrai prima accertarti che il tuo computer abbia le specifiche per supportare Windows 10. Per questo ti rimandiamo alla pagina di Microsoft dove sono elencate le caratteristiche tecniche necessarie: processore, RAM, spazio su disco etc. Nota Bene: per tutte le operazioni sotto indicate è necessario effettuare il log in come utente amministratore.

Come aggiornare Windows 7 a Windows 10: guida pratica
Ma come funziona l’aggiornamento da Windows 7 a Windows 10? Dopo aver scaricato Media Creation Tool comparirà automaticamente la finestra per l’installazione del nuovo sistema operativo. A questo punto ti mancano solo tre passaggi per completare l’aggiornamento da Windows 7 a Windows 10:

·fai clic su “Accetta” nella finestra “Comunicazioni e condizioni di licenza applicabili” e attendi il completamento di questa e delle altre operazioni preliminari;
·se non saranno riscontrati problemi comparirà la dicitura “Pronto per l’installazione”. In questa fase ti sarà chiesto quali sono gli elementi che desideri mantenere sul computer prima di aggiornare la versione di Windows. L’opzione predefinita permette di mantenere tutti i files e le cartelle, le impostazioni e i programmi che sono sul PC, senza nessuna modifica e senza alcun rischio di rimozione. Se scegli “Cambia elementi da mantenere” ti si apriranno due opzioni: A) “Mantieni solo i file personali” che permette di conservare files e cartelle ma cancella le impostazioni di Windows 7; B) “Niente” che dà il via all’eliminazione di tutto il contenuto del disco rigido. Nota Bene: seleziona questa opzione soltanto nel caso tu voglia installare Windows 10 su un disco pulito e senza cartelle, programmi e impostazioni settate;
·comparirà a questo punto la finestra “Scegliere l’operazione da effettuare”. Per aggiornare da Windows 7 a Windows 10 seleziona “Aggiorna il PC ora” e clicca su “Avanti”. A questo punto inizierà il download di Windows 10 che richiederà tempo e che seguirà una procedura automatica, durante la quale sarà eseguita un’operazione di pulizia, saranno cercati gli aggiornamenti e il programma si chiuderà e si rilancerà più volte. Se nessun problema verrà riscontrato l’aggiornamento si concluderà con successo.

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Miglior smartphone Huawei - Classifica TOP 5

Sempre più diffusa e apprezzata nel nostro paese, Huawei ha lanciato sul mercato modelli che vanno incontro alle esigenze di tutti i target di consumatori. L’azienda cinese infatti produce smartphone con diverse potenzialità, pensati per tutte le fasce di prezzo, dalla più economica al top di gamma.

Ma come scegliere il prodotto più adatto? Qual è il miglior smartphone Huawei del 2019?

Scoprite insieme a noi i migliori modelli di cellulari Huawei del 2019.

1) Huawei P20 Pro
Ecco il tanto atteso smartphone top di gamma Huawei. Il nuovo arrivato in casa Huawei è molto più che un semplice cellulare, è un capolavoro di tecnologia, design e multimedialità.

Un Dual SIM realizzato in alluminio e vetro, sfoggia uno schermo AMOLED da 561 pollici, con risoluzione Full HD (1080×2240 pixel).

A bordo troviamo un peso massimo tra i processori di ultima generazione: un Kirin 970 octa core ultra performante, soprattutto perché abbinato a una GPU Arm-Mali G72 MP12 e a una memoria da 6GB di RAM e 128GB di ROM.

Doppia fotocamera posteriore da 10MP e 8MP, con auto focus, HDR e RAW, e una camera selfie da 24MP con Face recognition integrata.

2) Huawei Mate Pro 10
Al secondo posto della nostra classifica di miglior smartphone Huawei non poteva che esserci uno dei flagship della ditta cinese, il top di gamma che ha subito attirato l’attenzione di tutti i consumatori sin dalla sua uscita sul mercato.

Huawei Mate 10 Pro è un phablet dalle incredibili potenzialità multimediali e dal design lussuoso e all’avanguardia. Il case in metallo integra alla perfezione l’ampio display AMOLED da 6.0 pollici, con aspect ratio 18:9, rivestito con Gorilla Glass e con risoluzione 2160 x 1080 Full HD.

Monta un potentissimo processore Kirin 970, top della tecnologia Huawei, e dispone di una RAM da 4/6 GB e una ROM di 64/128 GB (espandibili tramite scheda micro-SD).

Realizza foto da primato, grazie all’abbinamento di una fotocamera posteriore da 13 megapixel e di una secondaria da 8 megapixel. Auto focus, touch focus, stabilizzatore ottico, zoom digitale, HDR e una vastissima gamma di filtri ed effetti, che permettono di personalizzare al massimo i propri scatti.

Supporta il WiFi, il Bluetooth e tutte le reti dal 4G al 2G e integra OTA, Computer Sync, NFC, GPS, A-GPS, GLONASS e BeiDou.

Il Huawei Mate 10 Pro viene rilasciato con sistema operativo Android 8.0 Oreo e con una batteria Li-Po di lunghissima durata da 4000 mAh (non removibile).

3) Huawei P10
Ecco il tanto atteso top di gamma del 2017, un Dual SIM realizzato in lega di alluminio, con un case elegante e sofisticato, che integra alla perfezione lo splendido schermo JDI IPS da 5.1 pollici, con risoluzione Full HD.

Il processore impiegato è uno dei più potenti in circolazione; quel Kirin 650 che permette di accedere velocemente a menu e applicazioni e di far girare a pieno ritmo anche i titoli di gaming più pesanti.

Le foto che realizza sono davvero di qualità superiore, anche perché permettono di creare veri e propri ritratti personali e ogni singolo selfie diventa una piccola opera d’arte. Doppia fotocamera da 12MP e 8MP, per risultati professionali in ogni circostanza.

Huawei P10 viene rilasciato con sistema operativo Android 7.0 Nougat e una batteria da 3200 mAh.

Di questo modello esiste anche la versione Plus.

4) Huawei P10 Lite
Fratello minore del già citato P10, questo modello Dual SIM Dual Standby viene collocato in fascia media e rappresenta la scelta ideale per chi vuole uno smartphone di buona fattura senza spendere un capitale. Leggero, resistente ed ergonomico, è dotato di un display IPS da 5.2″ con risoluzione 1080 x 1920, multitouch e antigraffio. Sicuramente il miglior smartphone Huawei intorno a 200 euro.

Monta un processore Kirin 658 octa-core e una GPU ARM Mali T830. In più ha una capacità di memoria da 3 GB di RAM e da 16 GB di ROM espandibile.

Buono il comparto fotografico, che include una fotocamera posteriore da 12 megapixel e una frontale da 8 megapixel e uno scanner biometrico per le impronte digitali, molto sensibile e reattivo.

Supporta il WiFi, il Bluetooth e tutte le reti dal 4G al 2G. Non mancano GPS, A-GPS e GLONASS.

La durata della batteria da 3000 mAh (non removibile) è veramente notevole, considerato il prezzo del telefono.

5) Huawei P8 Lite (2017)
Segnaliamo nella nostra classifica anche il P8 Lite 2017, un modello economico ma con prestazioni molto alte, versione aggiornata di uno dei modelli di maggior successo dello scorso anno. È veramente difficile trovare un livello qualitativo simile in questa fascia di prezzo senza dubbio il miglior smartphone Huawei intorno a 150 euro.

Comodo, funzionale e per nulla scivoloso, questo telefono è anche bello da vedere ed è adatto a ogni tipo di utente. Il display da 5.2″ IPS è molto luminoso e ha una risoluzione di 1920 x 1080 pixel.

Il comparto hardware è rappresentato da un Kirin 655, una GPU ARM Mali T830, 2 GB di RAM e 16 GB di ROM espandibili.

Le fotocamere da 12 e 8 megapixel scattano ottime foto e in più sono dotate di Dual Flash LED, Touch Focus, Autofocus, Geotagging e moltissime altre funzionalità.

Supporta il WiFi, il Bluetooth e tutte le reti dal 4G al 2G. GPS, A-GPS e GLONASS sono inclusi.

La batteria da 3000 mAh garantisce almeno 24 ore di autonomia.

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Microsoft Surface Go vs. Surface Pro: What's the Difference?

martedì 3 dicembre 2019

After a long string of rumors and speculation, Microsoft's Surface Go was finally revealed this week as a lower-cost (and smaller) alternative to the familiar Surface Pros of years past. Starting at $399, this new 10-inch Windows tablet draws influence from the 12.3-inch Surface Pro (which starts at $799), without being a straight-up, shrunken-down clone of the larger tablet that came before it.

To achieve its more appetizing price point, some obvious concessions were made. The processor, for one, is a low-wattage "Kaby Lake" Intel Pentium Gold 4415Y, as opposed to the Surface Pro's range of Intel Core m3 to Core i7 CPUs. And the base model uses eMMC memory versus a "true" SSD. That said, due in part to its high-screen resolution, the Surface Go stuffs a premium appearance into a modestly priced package. Better yet, it's compatible with a lot of the same kinds of accessories as the full-fat Surface Pro, so you can expect similar functionality from the Surface Go, despite its watered-down internal components.

Built-in kickstand and all, the Surface Go shares many of the Surface Pro's best qualities, though in some ways it differs. To help you break down what's new and what's not from Microsoft's latest tablet, we've constructed this handy guide pitting the Surface Go against the Surface Pro. From the ports to the pricing to the core components, here is everything you need to know about these two devices before jumping on a purchasing decision between them.

Screen
While the Surface Pro has a higher resolution and pixel density (2,736 by 1,824 pixels total and 267 pixels per inch) than the Surface Go, the Surface Go's PixelSense screen comes close. It's an 1,800-by-1,200-pixel, Gorilla Glass 3-coated display featuring Microsoft's signature (yet controversial) 3:2 aspect ratio. In the event that you have to use all 10 fingers on the screen at once, there's support for 10-point multi-touch in place, as well. What's more, you can sit the Surface Go up on a desk or tray table the same way as you would the Surface Pro, thanks to the familiar built-in kickstand that extends out from the back.

Winner: Surface Pro, on sheer size and resolution.

Connectivity
For the first time on a Microsoft tablet, the Surface Go leverages a single USB Type-C port. You also get a microSDXC card reader, a mini DisplayPort output, and a 3.5mm headphone jack. As is the custom with these slates, the Surface Go uses a proprietary Surface Connect port for charging. Meanwhile, the pricier Surface Pro also has a microSDXC card reader, a mini DisplayPort, a headphone jack, and a Surface Connect port, but you get full-size USB Type-A rather than USB-C (still, just one).

Winner: Tie, but leaning toward the Surface Go from a technical achievement point of view, given that it's so much smaller.

Accessories
The Surface Go and Surface Pro share one key accessory: the Surface Pen. The ordinary Surface Pen stylus ($99.99) comes with neither tablet but is compatible with both tablets. So if you own one from an older Surface, you can carry it over to a Surface Go. The Surface accessory keyboards, though, are specific to the different tablets, which is necessary because of their different sizes. The Surface Pro has its own line of keyboards with a built-in touchpad, as does the Surface Go, but the latter's are dubbed Surface Go Type Covers. A basic-black one costs $99, while a premium $129 version, the Surface Go Signature Type Cover, comes in a choice of three colors.

The Surface Go also shares compatibility with the new Surface Mobile Mouse ($34.99), which connects wirelessly over the Bluetooth 4.2 protocol—no dongle required.

Winner: Tie

Cameras
Of all the features the Surface Go could have omitted, the rear-facing camera seems like a no-brainer. But for it to serve as an aggressive competitor to the iPad and other Windows 10 tablets, both the front- and rear-facing cameras had to remain intact. So, the Surface Go has a 5-megapixel front-facing cam, along with an 8-megapixel rear one. On paper, those are the same camera specs as the Surface Pro. We haven't tested the Surface Go, so we'll have to declare this one a tie.

Winner: Tie

Core Components and Storage
The latest (2017) iteration of the Surface Pro comes in eight different flavors, starting with a 2.6GHz, dual-core Intel Core m3/128GB SSD/4GB RAM option ($799) and capping out at a 2.5GHz, dual-core Intel Core i7/1TB SSD/16GB RAM model ($2,399). The Surface Go is distinctly limited in its configurations. The two Surface Go models share the same Intel Pentium Gold 4415Y processor (a 1.6GHz, dual-core chip), and the entry-level $399 model wields 4GB of RAM and 64GB of eMMC flash memory. Spending $150 more nets you a version of the Surface Go with double the RAM and storage, at 8GB and 128GB, respectively, with the storage being a true SSD, to boot.

Winner: Surface Pro

The winner is clear in this section, but overall it's up to you to decide what works best for your use case. It's a battle between the portable and inexpensive Surface Go, versus the larger and more powerful Surface Pro. If you need more than what's offered by the 6-watt Pentium processor, the Surface Go may not be fast enough in either of its two renditions. If the Surface Pro is too bulky (or pricey), then the Surface Go is going to be the better bet. Of course, you can find a whole slew of Windows tablets out there, aside from these two options. 

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