Al giorno d'oggi la tecnologia è in continuo sviluppo. I computer sono
diventati una vera e propria finestra multimediale che si affaccia sul
mondo intero, con cui è possibile fare molteplici operazioni.
Inizialmente
estremamente performanti – i modelli top di gamma garantiscono
un’autonomia che sfiora, e in alcuni casi supera, le 10 ore – le batterie dei laptop
possono finire con il degradarsi anche piuttosto velocemente. Dopo un
anno, infatti, l’autonomia scende drasticamente e in alcuni casi
potrebbe ridursi della metà.
Tra le domande che mi vengono fatte maggiormente riguardo ai computer portatili sono : Ma la batteria del portatile
si rovina a lasciarla sempre attaccata ? Oppure altra domanda frequente
, se uso sempre il portatile con la corrente elettrica la batteria si
rovina essendo sempre sotto carica ? Bene come vedi queste sono alcune
delle domande a cui le risposte possono essere vaghe in base a come usi
il portatile e quanto lo usi , ma vediamo di fare un pò di chiarezza
ecco allora che ti scrivo una guida per non rovinare la batteria del computer portatile .
Gestire i cicli di ricarica
Una corretta gestione dei cicli di carica e scarica della batteria consentirà di allungarne la vita ed evitare che l’autonomia si riduca notevolmente dopo pochi mesi di utilizzo. Come dimostrano diverse ricerche sul tema – non ultima, quella realizzata dalla Battery University – una batteria agli ioni di litio non andrebbe mai ricaricata completamente, né fatta scaricare del tutto. Una ricarica del 100%, infatti, ridurrà i “cicli di vita” a disposizione dell’accumulatore, mentre limitandosi a cariche da 80-90% si riuscirà a ottimizzare il tutto, riuscendo a raddoppiare (o quasi) l’aspettativa di vita della batteria.Se la batteria raggiunge la percentuale di carica del 100% devo staccare il portatile dalla corrente ?
Anche questa risposta è no infatti se ci fai caso quando la batteria è scarica e la metti sotto carica attaccando il portatile alla corrente elettrica si accende una spia, ( di solito la spia è anche segnalata con una figura della batteria disegnata ), ma al momento che la carica raggiunge il 100% nota che la spia si spegne quindi vuol dire che smette di ricevere energia dall’alimentatore del portatile. Quando comparirà un spia di color verde, significherà che l'operazione è stata completata. Solo in quel momento, pertanto, sarà possibile sfruttare la batteria al pieno della proprie funzionalità. Una volta fatto tutto questo, è buona regola utilizzare il computer, evitando di attaccare la spina dell'alimentazione alla presa della corrente.
Il calore rovina le batterie
Il calore è tra le cause principali di batterie degradate e dalla scarsa durata. Temperature oltre i 30 gradi centigradi, infatti, fanno sì che i legami chimici tra gli ioni di litio si deteriorino in fretta e si rompano, limitando così la capacità di carica dell’accumulatore. La produzione di calore, però, è anche uno degli “effetti secondari” della ricarica delle batterie: insomma, più a lungo si ricaricano le batterie, più si corre il rischio di ridurne l’aspettativa di vita. Se la temperatura della batteria dovesse restare per tre mesi oltre i 40 gradi centigradi – tanto per fare un esempio – si calcola che perderà il 35% circa della sua capacità di accumulo (e autonomia, di conseguenza).Quindi, in poche parole, se la batteria è carica, utilizzare il computer con la spina inserita nella corrente non fa altro che rovinare drasticamente la batteria, sovraccaricandola di energia inutile.
Caricare il computer mentre si lavora
Nonostante gli sforzi in questo senso, non esiste un’indicazione unica e univoca se si possa tenere il computer costantemente sotto carica mentre si lavora o si gioca. Ogni produttore, infatti, fornisce indicazioni più o meno differenti sul comportamento da tenere: alcuni affermano che non è necessario rimuovere la batteria anche una volta che ha raggiunto il livello di carica desiderato (tanto che alcuni modelli non hanno batteria rimovibile); altri, invece, consigliano di staccare la spina della corrente una volta che la batteria è carica a sufficienza.Nonostante ciò, la decisione ultima spetta all’utente. Nel caso in cui si decidesse di tenere la batteria costantemente sotto carica, verificate che la temperatura ambientale non sia elevata e i sistemi di dissipazione del calore del PC funzionino alla perfezione. Se, invece, si sceglie di togliere la batteria è necessario accertarsi che sia carica all’incirca del 50%: valori più elevati o più bassi potrebbero comprometterne definitivamente il funzionamento.
Occorre tenere in considerazione che i computer portatili sono provvisti di una batteria, dal momento che quest'ultima serve ad agevolare coloro che intendono utilizzare il dispositivo al di fuori della propria abitazione. Una volta precisato questo aspetto, se si sta utilizzando il computer nella propria abitazione, è conveniente estrarre la batteria del portatile, alimentandolo direttamente attraverso la corrente elettrica. Naturalmente, è fondamentale ricordarsi che, se la corrente viene a mancare, il computer portatile si spegnerà e tutto quanto il lavoro effettuato fino a quel momento andrà perso. Pertanto, ad ogni modifica importante che viene apportata in un documento o file di altro genere, è consigliabile salvare il lavoro svolto.
Un'altra accortezza da tenere fortemente in considerazione consiste nel caricare la batteria quando il portatile è spento. Soltanto in questa maniera, infatti, sarà possibile ottenere una carica pari al 100% dalla batteria complessiva, da poter sfruttare quando sarà necessario. Ricordarsi, tra l'altro, di non collegare mai la batteria alla presa della corrente elettrica se fuori piove o comunque se è presente brutto tempo, dal momento che eventuali fulmini potrebbero danneggiare irrimediabilmente il vostro dispositivo. Questi rappresentano soltanto alcuni dei piccoli accorgimenti essenziali che aiuteranno a rendere più longeva la vita della batteria, evitando l'acquisto di una nuova.
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